Social, ergo sum
La rivoluzione social ha cambiato in pochissimi anni il modo di comunicare e le relazioni. Anche per i brand. Come approcciare i social media mantenendo una comunicazione efficace? Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn, Snapchat sono un mondo fatto di persone vere, con interessi, paure, passioni. È fondamentale, quindi, imparare ad ascoltare prima ancora di parlare.
Il Social Media Marketing è l’insieme delle attività condotte dai brand sui social network per rafforzare la conoscenza del marchio, identificare potenziali clienti, generare contatti in target e rafforzare la propria community. Il SMM include tutte le pratiche di individuazione, gestione e monitoraggio dei canali social più adatti a supportare gli obiettivi di marketing aziendali. È indispensabile, però, una fase preliminare di indagine sul contesto e ascolto della rete. Comprendere le peculiarità, le abitudini e i bisogni del pubblico di riferimento, infatti, consentirà di focalizzare gli sforzi e produrre contenuti di qualità che vadano a colpire nel segno.
Anche il Social Media Marketing, come il Search Engine Marketing, prevede una serie di attività organiche e altrettante a pagamento. La visibilità di una pagina potrà essere incrementata stimolando le interazioni e coltivando le relazioni con la propria fan base. Ma anche tentando di andare a raggiungere, attraverso campagne a pagamento, un pubblico nuovo e attentamente profilato, sulla base non solo dei dati demografici e geografici, ma anche degli interessi e delle abitudini di acquisto e navigazione (le cosiddette user personas). Un investimento pubblicitario dal costo davvero irrisorio e con grandi potenzialità, date da una targetizzazione davvero capillare.
“Ciò che la gente dice di te sarà la metrica più importante nel futuro.” Shiv Singh
La reach organica è morta?
A ogni cambio di algoritmo il panorama che si delinea è quello di una centralità sempre maggiore dei contenuti sponsorizzati rispetto a quelli organici. Come evitare sprechi di tempo e denaro?
Produrre contenuti di qualità, avere una programmazione editoriale varia e interessante, creare e consolidare, attorno al brand, una community fidelizzata oggi potrebbe non essere più sufficiente. I principali social network, Facebook, Instagram e Linkedin, vogliono di più. Tempo per le aziende di mettere mano al portafogli, ma prima di farlo è fondamentale chiarire una cosa: la pubblicità sui social funziona perché, sfruttando il loro enorme bacino di utenza e l’incredibile mole di dati che questi strumenti raccolgono ogni giorno sulle abitudini di chi naviga, si ha la possibilità di parlare davvero alle persone giuste. Ma ci vogliono studio assiduo, continuo aggiornamento, migliaia di test. E soprattutto, nella maggior parte dei casi, la conversione non avverrà sui social, che saranno solo un modo per mettere la pulce nell’orecchio dell’utente. Quindi, diffidate da chi vi promette vendite astronomiche solo con le Facebook Ads. E affidatevi a professionisti.
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